Quale biologo e specialista in scienza dell’alimentazione, ritengo che sia fondamentale puntare i riflettori su una tematica che, in special modo negli ultimi tempi, è sempre più divenuta oggetto di molti dibattiti. Di fatto, la questione che riguarda l’allergia al nichel è un grosso problema che, secondo gli studi condotti, vedrebbe coinvolte punte fino al 18% della popolazione italiana.
Oligoelemento onnipresente, il nichel è, quindi, un problema cronico e ricorrente, una delle cause più note di allergie ai metalli. È, inoltre, un fenomeno che può presentarsi a qualsiasi età e che vede coinvolti in tono minore la popolazione maschile rispetto a quella femminile.
Dato che il nichel risulta essere causa di dermatiti e allergie, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini, è intervenuta perfino l’Unione Europea.
In relazione a ciò, è da ricordare che è in vigore una specifica normativa da diversi anni. Ma, seppure sinteticamente, vediamo quali suggerimenti mi sento di dover dare su tale importante tema che riguarda l’allergia al nichel.
Come evitare il problema con il nichel
A tal proposito, suggerisco di evitare ogni possibile contatto con materiali che possano contenere il nichel, come la cosa più ovvia che si possa fare. Di conseguenza, sarebbe bene non utilizzare accessori metallici, fermagli, come, anche, è consigliato l’utilizzo di abiti privi di cerniere metalliche.
Oltre a ciò, sono da bandire ogni tipo di gioiello contenente nichel.
Anche per la cottura degli alimenti è necessario avere delle accortezze. Il mio invito è quello di utilizzare utensili in plastica piuttosto che quelli in metallo. Ogni cibo acido (ad esempio quelli che contengono salsa di pomodoro), inoltre, è meglio che non venga cotto con stoviglie che sono in acciaio inossidabile e, questo, proprio perché gli acidi non fanno altro che favorire il rilascio del nichel che, di conseguenza, andrebbe direttamente a finire sul cibo.
Tra i vari suggerimenti di cui si dovrebbe quanto mai tener di conto, vi è anche quello inerente al non bere e utilizzare da subito l’acqua del mattino, dato che nel suo primo flusso si potrebbero trovare tracce di nichel accumulate durante la notte a seguito del rilascio dei tubi.
Il cibo, una fonte di esposizione al nichel
In linea generale, una volta che si osservano le regole che ho indicato qua sopra, è attraverso il cibo che si può essere sottoposti ad una maggiore esposizione al nichel. Quest’ultima é causa di dermatiti e la dieta rappresenta uno strumento di prevenzione fondamentale. Purtroppo, non è sempre possibile prevenire la dermatite con la dieta. Per avere la certezza che il nichel assunto attraverso l’alimentazione sia l’elemento scatenante, suggerisco di effettuare un test di scatenamento, prima di iniziare una dieta a basso contenuto di nichel.
In conclusione, mi auguro che venga posta una maggiore attenzione a questo aspetto e, ciò, tanto dal regolatore nazionale quanto attraverso una implementazione di regole dettate dall’Unione Europea, in modo tale che anche la popolazione italiana abbia la giusta e completa informazione in merito all’esposizione al nichel.
Sei allergico al nichel e hai bisogno di una dieta specifica per il tuo problema? Contattami subito.
(Una versione più dettagliata di questo articolo è disponibile sul n. 2/2017 di Pratica Agronomica)